Controllo del Titolo Vaccinale

Diagnostica Lanterna esegue il controllo del titolo vaccinale nel cane e nel gatto, per le tre valenze "core" delle vaccinazioni abituali. Il test viene eseguito con metodica ELISA su stato solido "dot ELISA" (Immunocomb) e fornisce un risultato quantitativo grazie alla analisi della immagina del substrato tramite software dedicato.

Il controllo del titolo della rabbia deve essere eseguito da un laboratorio autorizzato. Eseguiamo questa analisi "in service", occupandoci della preparazione del campione, della spedizione e della gestione del referto.

· CANE: Cimurro (Canine Distemper Virus, CDV), Epatite infettiva (Canine Adenovirus, CAV-1), Parvovirosi (Canine Parvovirus, CPV-2)


· GATTO: Panleucopenia (Feline Panleucopenia Virus, FPLV), Calicivorosi (Feline Calicivirus, FCV), Rinotracheite Virale (Feline Herpes Virus, FHV-1)

Grazie al controllo del titolo vaccinale è possibile conoscere lo stato immunitario del paziente relativamente alle valenze esaminate e può essere utile in diverse situazioni, come dopo il primo ciclo vaccinale o se sia necessario valutare se ripetere la vaccinazione o meno. Il controllo del titolo viene effettuato in conformità a quanto stabilito nelle linee guida WSAVA reperibili presso http://www.wsava.org/guidelines/vaccination-guidelines (as 24/01/2017)

È necessario sottolineare che la vaccinazione triennale dell’adulto generalmente non si applica ai vaccini core inattivati e neanche ai vaccini non-core, in particolare a quelli che contengono antigeni batterici. Di conseguenza, i prodotti contenenti Leptospira, Bordetella e Borrelia (malattia di Lyme), ma anche le componenti che contengono il virus della parainfluenza, richiedono richiami più frequenti per una protezione affidabile

Utilizzo clinico:

Cuccioli alla prima vaccinazione: dal momento che gli anticorpi materni hanno una durata variabile, alcuni cuccioli potrebbero aver avuto anticorpi persistenti al momento della conclusione del primo ciclo vaccinale ed aver perciò neutralizzato gli antigeni senza aver montato una adeguata risposta anticorpale. Di conseguenza, quattro settimane dopo l'ultimo richiamo si può testare il titolo per verificare che la risposta anticorpale sia realmente protettiva. Un risultato positivo indica che il protocollo vaccinale ha avuto successo ed il cucciolo è effettivamente protetto. Un risultato negativo invece indica che è necessario ripetere tutto il protocollo di vaccinazione. Citando dalle linee guida “Il test anticorpale è oggi l’unico metodo pratico per assicurarsi che il sistema immunitario del cucciolo abbia riconosciuto l’antigene vaccinale”.

Cani già vaccinati: Il test può essere utilizzato per accertare che l'immunità persiste ancora. Le linee guida raccomandano, dopo una vaccinazione il cui effetto sia stato confermato con il test, di non ripetere la vaccinazione prima di tre anni. Il test può evidenziare la persistenza degli anticorpi anche oltre questo limite e “in assenza di anticorpi (indipendentemente dal test sierologico utilizzato) il cane dovrebbe essere rivaccinato, anche se alcuni saranno protetti dalla memoria immunologica”.

Cani sospetti “poor responder”: Alcuni Rottweiler e Dobermann sono sospettati di essere soggetti geneticamente incapaci di montare una risposta anticorpale efficace anche dopo somministrazioni ripetute. Di conseguenza l'utilizzo del test renderebbe possibile l'individuazione di questi soggetti precocemente, prima che l'insorgere della malattia indichi la presenza della condizione di “poor responder”

Il test valuta il titolo relativo ai tre vaccini “core” e si basa su una tecnica denominata “immunocomb”. Consiste in una variante del cosiddetto “sandwich ELISA” e presenta analoghe caratteristiche di sensibilità e specificità. Il referto risultante contiene l'indicazione del titolo ottenuto e costituisce la base documentale per spiegare al cliente che non è necessario ripetere la vaccinazione. Secondo le linee guida, non è una buona pratica ripetere le vaccinazioni solo perché sono più pratiche, ma anzi un costante controllo del titolo consente meglio di individuare gli animali che non rispondono alle vaccinazioni e che sarebbero comunque esposti al contagio. “Il gruppo di lavoro sulle linee guida per la vaccinazione riconosce che al momento questi test sierologici potrebbero essere un po’ cari. Tuttavia, i principi di “medicina veterinaria basata sull’evidenza” suggeriscono che testare lo stato anticorpale (in cuccioli e adulti) è una pratica migliore del somministrare semplicemente un richiamo vaccinale sulla base che questo è “sicuro e costa meno”.

Gatti:

Il titolo anticorpale può essere valutato anche nei gatti, con l'eccezione dei virus FCV e FHV1, la cui correlazione tra titolo degli anticorpi circolanti e anticorpi mucosali non è solida, per cui un gatto sieronegativo potrebbe avere sufficienti anticorpi a livello della mucosa. In ogni caso un gatto la cui sieropositività è accertata tramite titolazione dovrebbe avere sufficienti anticorpi anche a livello mucosale.